Ti sei già creato il tuo salvadanaio digitale ?
Il piano di accumulo, chiamato anche Pac, è un meccanismo automatizzato per creare risparmio. E’ possibile guardare al Pac come ad un salvadanaio digitale.
Il Pac permette di concentrarsi sul risparmio e non sui consumi. Spesso si è abituati a pensare che le nostre entrate, tolte le uscite, diano il risparmio che siamo in grado di generare. Con il Pac è possibile decidere prima l’ammontare del nostro risparmio cominciando a pensare che le entrate diminuite del nostro risparmio diano le uscite. In questo modo è possibile accantonare cifre, anche considerevoli, senza accorgersene. Basti pensare a come piccole cifre mensili, investite in comparti dinamici, per periodi di tempo importanti, possano generare grandi risparmi.
Se accantonassimo 200 euro al mese per 10 anni, otterremmo un accantonamento di 24.000 euro. Se decidessimo invece di investire queste somme in un comparto un grado di generare un rendimento annuo medio del 5% per 10 anni otterremmo un risparmio pari a circa 31.700 euro. Il contributo che porterebbe il mercato nello scenario descritto è molto rilevante.
E’ possibile concepire il Pac come un mutuo i cui interessi vanno al risparmiatore e non alla banca. L’automatismo permette inoltre di combattere l’emotività in quanto si continua a fare versamenti anche quando il mercato è decrescente, periodo particolarmente adatto agli acquisti ma che generalmente vede gli investitori vendere per paura dei deprezzamenti.
Questi meccanismi di investimento possono essere molto personalizzati sia per importo, frequenza e durata. E’ sempre possibile interrompere il piano ed eventualmente riprenderlo in futuro. Il Pac è un alleato molto prezioso per imparare a pianificare le proprie finanze e per creare scorte di risparmio disponibili per i nostri progetti futuri.
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