Come scegliere una banca sicura?

Banca sicura

Come scegliere una banca sicura?

Scegliere una banca sicura è un passo importante. In Italia esistono molte banche, ma non tutte sono uguali in termini di solidità e affidabilità. Per fare una scelta accurata, è importante valutare diversi fattori.

Un primo fattore da tenere in considerazione dovrebbe essere la solidità finanziaria della banca, cioè la capacità di far fronte a impegni finanziari e imprevisti. Questo dato emerge da un’attento esame del bilancio. Esistono diverse società che si occupano di valutare la solidità delle aziende esprimendo un giudizio sintetico chiamato “rating”. Le più note sono Standard&Poor’s, Moody’s e Fitch. I rating vanno da AAA (i migliori) fino a D (il peggiore).

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Un secondo fattore da osservare dovrebbe essere l’offerta di strumenti e servizi. Una banca deve avere la capacità di offrire soluzioni personalizzate in funzione delle esigenze della clientela. Inoltre deve essere attenta ad intercettare eventuali nuove esigenze e creare soluzioni idonee ad assolvere a questi nuovi bisogni. Le banche più innovative ed efficienti tendono a comportarsi da intermediari puri, utilizzando strumenti di aziende terze, leader nel settore, ottimizzando i benefici percepiti dai clienti.

Un altro aspetto che potrebbe essere interessante è la presenza della banca sul territorio. Questo potrebbe agevolare i clienti meno confidenti con la tecnologia, ma è doveroso segnalare che negli ultimi anni si è innescata una importante riduzione delle filiali e pertanto sarebbe opportuno iniziare a prendere confidenza con le nuove tecnologie (applicazioni e home banking).

Concludendo, i fattori da tenere in considerazione per scegliere una banca sicura sono molteplici. Considerando la sicurezza da un punto di vista patrimoniale, forse il parametro più significativo è quello espresso dal “rating”. Se si considerano invece le prestazioni, forse dovrei scegliere sulla base dell’ampiezza dei servizi. La scelta deve basarsi fondamentalmente sulle proprie esigenze e sui propri valori. Meglio un buon distributore di servizi o anche un interlocutore con cui sia possibile dialogare per ottenere delle soluzioni su misura?

 

dott. Simone Tagliabue

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